Ci sono diversi tipi di crisi che possono colpire una coppia, sia che si tratti di persone sposate, fidanzate o amanti. Gli scenari sono differenti e ad ognuno deve essere associata una diversa terapia. Quando la situazione della coppia è ascrivibile ad una situazione che si definisce “cronico dilagante” oppure “tempesta improvvisa” è molto difficile agire con una terapia di coppia classica poiché è molto probabile che ci sia poca collaborazione da parte di uno dei due membri della coppia, che vi siano forti emozioni in gioco ( in modo particolare rabbia, delusione, dolore, recriminazioni reciproche) che non permettono, in prima battuta, di lavorare ad un obiettivo comune in sinergia.
La valutazione della situazione va fatta fare ad un terapeuta esperto che, dopo alcuni incontri preliminari con entrambi presenti per conoscere la situazione, potrà proporre la strategia più funzionale al caso specifico.
In non pochi casi, infatti, la terapia di coppia viene rinviata per dare priorità a spazi di terapia singoli e separati (con lo stesso terapeuta o con due diversi a seconda dei casi), che permettano, in prima istanza, di lavorare sui vissuti personali per poter poi valutare, in un secondo momento, se vi siano le condizioni per una terapia di coppia.
Problemi di coppia le differenti situazioni
La maggior parte dei problemi di una coppia può essere racchiusa all’interno di tre possibili scenari:
Crisi cronico dilagante
Il primo scenario, a cui ho dato il nome di “cronico dilagante” si caratterizza per uno o più dei seguenti aspetti:
- Conflittualità che tocca più ambiti della vita della coppia se non tutti ( comunicazione, sessualità, gestione dei figli, gestione della casa, relazioni esterne, fiducia reciproca..ecc…)
- Conflittualità che si esprime con ricorrenti litigi e scoppi di rabbia da entrambe le parti.
- Conflittualità presente ormai da molto tempo senza prospettiva di soluzione, anzi una delle parti o entrambe valutano ormai seriamente la possibilità della separazione.
Crisi improvvisa
Il secondo scenario presenta le seguenti caratteristiche:
- Evento specifico traumatico (tradimento, lutto, trasferimento, perdita del lavoro, malattia, maternità…) che ha rotto un equilibrio funzionale o apparentemente tale precedente
- Uno dei due coniugi accusa maggiormente le conseguenze dell’evento traumatico
- Non c’è un esplicito desiderio di separazione ma si vuole cercare, più o meno da entrambe le parti, di superare la situazione e ricostruire un nuovo equilibrio
Conflittualità delimitata
Il terzo scenario, invece, rappresenta coppie che vivono la seguente situazione:
- Conflittualità che si esprime solo in uno o due ambiti delimitati e non invade l’intera vita di coppia (es. lavoro, rapporto con le famiglie d’origine, educazione dei figli, intimità..ecc..)
- Conflittualità che dura da non molto tempo e si alterna, comunque, a momenti di serenità ed equilibrio
- Presenza di un esplicito sentimento reciproco, desiderio di migliorare e risolvere le aree di conflitto, assenza di una possibile prospettiva di separazione
Crisi di coppia come superarla
Pur con le dovute differenze tra un caso ed un altro, è possibile poter indicare due strade in risposta alle problematiche delle coppie sopra esposte.
- Psicoterapeuta di coppia che esamina il singolo partner
possiamo chiamarla terapia di Coppia Indiretta quando è applicabile a situazioni in cui sia solo uno dei due membri della coppia a richiedere l’aiuto terapeutico. In forza del principio sistemico secondo il quale il cambiamento di un elemento del sistema porta una modificazione dell’equilibrio del sistema stesso, lavorare al miglioramento della coppia anche solo con uno dei due membri si rivela spesso molto efficace.
Ovviamente in fase iniziale verrà stabilito un obiettivo che sia raggiungibile e riguardi la possibilità di azione della persona collaborante la quale non assume sulle sue spalle la responsabilità intera dei propri problemi di coppia, ma decide di voler mettersi in gioco, per quanto concerne la sua parte attiva, per poter stimolare la dinamica di coppia e aprire nuove prospettive di risoluzione e miglioramento.
- Psicoterapeuta di coppia che incontra i partner insieme
Laddove ci si trovi in una situazione ascrivibile al terzo scenario (“conflittualità delimitata”) allora si può intervenire con un percorso di terapia centrato sulla risoluzione delle specifiche aree di conflitto e sulla costruzione di una comunicazione autentica.
Come si Svolge
Inizialmente sono previsti 2/3 incontri all’interno dei quali siano presenti entrambi i membri della coppia. La finalità degli incontri è quella di comprendere in quale “scenario” si trova la coppia e valutare il percorso migliore da proporre.
In questa prima fase emergeranno le tentate soluzioni di ciascun membro della coppia, ovvero quelle azioni che ciascuno mette in atto, verso l’altro, con l’intenzione di risolvere le problematiche ma che, invece, non portando all’esito sperato acuiscono il problema
Terminata la fase di valutazione sono previste due possibilità:
- Terapia diretta: la coppia inizia insieme un percorso con un incontro ogni 15 giorni che prevede di affrontare il problema specifico e, parallelamente, di acquisire, attraverso esercizi e strategie concrete, i “5 passi per la comunicazione autentica”. L’intero percorso prevede circa 10 incontri che possono essere diminuiti o aggiunti a seconda delle esigenze e di quanto emerge durante il percorso.
- Terapia Indiretta: il terapeuta propone una fase in cui i colloqui sono separati e ogni componente della coppia ha un suo spazio personale, con una cadenza quindicinale. Anche qui ci si dà un tempo di 10 sedute per vedere un sostanziale sblocco del problema (in questo caso parliamo del problema o delle tentate soluzioni della singola persona analizzate nella prima fase). Alla fine del periodo di lavoro singolo si valuterà se iniziare un percorso di coppia.
Testimonianze
Carlo e Laura (ho usato nomi di fantasia per proteggere la privacy e modificato alcuni dati in modo da non poter essere in nessun modo identificati) chiedono aiuto perché non riescono più ad andare d’accordo. Sposati da 6 anni si dichiarano in crisi, per quanto desiderosi di risolvere le cose.
Da quando è nato il primo figlio, qualcosa si è rotto. La difficoltà, in particolare, non riguarda la nuova presenza quanto la gestione delle famiglie di origine che si è fatta molto più invadente e pressante dopo l’arrivo del nipotino.
Mentre Carlo vorrebbe mantenere i tempi di presenza di genitori e suoceri uguali al passato ( visite da loro circa una volta al mese), Laura non riesce a dire di no a genitori e suoceri che chiedono di vedere il bimbo più di una volta a settimana, anche perché si sente in debito con loro per l’aiuto materiale che ne riceve ( cibi cucinati, aiuto nelle pulizie, regali).
La terapia ha previsto due incontri di valutazione in cui capire bene il problema da entrambi i punti di vista, 3 incontri personali in cui ognuno ha potuto soffermarsi e lavorare sulle proprie emozioni in corso e sulle strategie messe in atto, sul fatto che pur avendo un fine positivo per la famiglia fossero estremizzate e troppo rigide provocando poi lo scontro con i partner, e poi altri 6 incontri di nuovo in coppia per lavorare sulla comunicazione e sulla genitorialità.
Costi
Le sedute di coppia, in cui sono presenti entrambi i partner hanno un costo di € 100,00 ed una durata variabile tra i 50 e gli 80 minuti.
Le sedute singole hanno un costo di € 70,00 ed una durata variabile tra i 40 e i 60 minuti. Sono presi in considerazione sconti per persone che non possono permettersi le suddette tariffe, ad esempio disoccupati, in cassa integrazioni, pazienti con documentate difficoltà economiche.