Avere la nausea…il famoso “stomaco chiuso”, chi soffre di ansia e panico può trovarsi a sperimentare anche questa sintomatologia che potrebbe essere incomprensibile per chi non l’ha mai sperimentata.
Come si manifesta
Si tratta di una sensazione di malessere che prende allo stomaco e può anticipare il vomito. Richiama, nella sua etimologia greca il “mal di mare” famoso proprio per provocare la sensazione di nausea.
Cause
Molte cose possono causare nausea e vomito. Alcune sono comuni come il mal di mare e altre cinetosi, la gravidanza, un dolore intenso, esposizione a tossine chimiche, stress emotivo, stress fisico, ansia (preoccupazione, apprensione), malattia della cistifellea, intossicazione alimentare, indigestione, vari virus e certi odori..
La nausea e il vomito NON sono malattie di per sé, bensì un sintomo che può essere associato a molte patologie diverse. Per poterne comprendere l’origine, infatti, è necessario considerare il quadro sintomatologico e funzionale della persona nel suo complesso, non potendo dare nulla per scontato.
Possono esseresintomi di altre condizioni come infuelnza, intossicazione alimentare, cinetosi, eccesso di cibo, intestino ostruito, malattia, commozione cerebrale o lesione cerebrale, appendicite, condizioni dell’orecchio interno ed emicranie. Possono anche essere un sintomo di condizioni più gravi, quindi è importante consultare il medico se la nausea e il vomito persistono.
Nausea e Ansia
“Mi si chiude lo stomaco”, “ho un blocco qui allo stomaco”, “non riesco più a mangiare”, “inizia una forte nausea”…ecc….Sono frasi molto ricorrenti nei pazienti che soffrono di ansia forte, attacchi di ansia e attacchi di panico.
Lo stomaco, da sempre, è uno degli organi che più incarna la somatizzazione della paura ansiosa o dell’eccesso di stress. In entrambi i casi, comunque, è bene prima escludere altri tipi di implicazioni patologiche.
Quando la nausea è espressione fisica e sintomatica di un disagio psicologico allora è importante lavorare a monte del problema, non direttamente sulla nausea ma sull’ansia, sulla paura, sul disagio, sullo stress e, in maniera più specifica, sui tentativi di soluzione che molto spesso chi ha questo tipo di sintomo mette in atto per gestirlo, ad esempio digiunare, evitare tutta una serie di cibi o di quantità di cibi, gestire la propria alimentazione in funzione della paura che arrivi la nausea e non più in base alla fame.
Spesso la nausea precede il vomito, che, ancora di più appare, qualora sia un vomito di tipo psicogeno, come la modalità che molti hanno di “buttare via” ansia e stress in eccesso che non riescono a gestire altrimenti. Il fisico, insomma, trova il suo modo di alleggerire il carico mentale laddove la mente non è in grado di farlo.
Quando il panico fa scatenare il vomito
F. un giovane ragazzo mi chiama perchè non riesce più a fare una vita serena a causa del panico che da circa un anno lo prende in alcuni momenti. La prima volta lo colse improvvisamente durante un test scolastico dove dovette correre al bagno a vomitare. Il senso di oppressione allo stomaco, con eventuale vomito, inizia a presentarsi nelle situazioni che gli creano stress e nei luoghi ove sente un senso di oppressione e chiusura.
Come sempre capita in questi casi, dove la sensazione di base è la paura, la reazione più istintiva è l’evitamento, così F., piano piano, ha iniziato ad evitare tutte le situazioni che al solo pensiero gli creavano ansia (soprattutto legate ad occasioni sociali) e gli spostamenti con mezzi pubblici di qualsiasi tipo.Questo ha esacerbato la situazione facendola peggiorare a dismisura.
Inoltre, un suo tentativo di controllare la sensazione di nausea e il possibile vomito, è stata quella di stabilire minuziosamente i cibi da mangiare in determinate situazioni senza più seguire il senso di fame ma sostituendolo con il senso della paura.
Con F. è stato necessario, dopo aver introdotto le prime manovre del protocollo per gli attacchi di panico, fare un lavoro specifico su questo suo tentativo di risolvere la situazione controllando il cibo in maniera rigida.
Terapia Psicologica contro la nausea da ansia
Piano piano F. ha ricominciato a prendersi piccoli e graduali rischi di poter vomitare facilitato da un esercizio specifico chiamato “misurazione del proprio limite”. Questo esercizio gli ha permesso di fare esperienza del fatto che il suo stomaco era ben più “solido” di quanto lui temesse e che lui poteva inoltrarsi di nuovo nelle situazione percepite come pericolose senza che tutti i suoi timori si verificassero. Questo lo ha gradualmente fatto sentire più libero ed in grado di gestire meglio i momenti di ansia che , comunque, nella vita possono normalmente capitare, senza che essi si trasformino in vero panico. Il percorso con F. ha comportato un totale di 14 incontri con la terapia breve strategica con che effettuo nel mio studio di psicologia a Roma.